sabato 14 novembre 2009

Giù le mani da Frigolandia! PARTE 2

Proseguono i biechi tentativi del sindaco di Giano dell'Umbria Paolo Morbidoni per smantellare Frigolandia, terra dei cervelli liberi, sede della rivista Frigidaire e dell'unico Museo dell'Arte Maivista.

Il Comune di Giano ha fissato al 26 novembre 2009 il giorno ultimo per il suo attacco a Frigolandia. In quella data, intima un recente atto giudiziario tanto provocatorio quanto immotivato, Frigolandia rischia di chiudere i battenti per sempre.
Non lasciamo che l'arte venga condizionata da pallidi dirigenti di partito!
Sosteniamo Frigolandia!

Ecco quanto scrive Vincenzo Sparagna:

"Frigolandia (letteralmente la “terra della rivista Frigidaire”) è un centro di arte e comunicazione nazionale ed internazionale, la Prima Repubblica Marinara di Montagna, Città-Museo-Laboratorio dell’Arte Maivista, luogo di ricerca, studio e produzione artistica ed editoriale. Frigolandia si trova all’interno del parco de La Colonia, regolarmente preso in concessione nel 2005 dal Comune di Giano dell’Umbria in seguito all’accettazione integrale dei termini di un bando pubblico andato in precedenza più volte deserto. Gli edifici esistenti nel parco (una ex colonia di balilla) sono stati restaurati a spese di Frigolandia, senza alcun sostegno pubblico, con la partecipazione di centinaia di giovani volontari. E’ stato anche trasferito da Roma a Giano dell’Umbria l’intero archivio di disegni, quadri, sculture, libri, riviste, fotografie ecc. della rivista Frigidaire, realizzando sul posto mobili d’arte e strutture lignee speciali per gli archivi, la Sala-Museo ecc. Complessivamente dall’inaugurazione del 25 aprile 2006 ad oggi hanno visitato e spesso prestato la loro opera a Frigolandia oltre cinquemila persone provenienti da tutte le regioni italiane, ma anche da molti paesi europei ed extraeuropei.Per difendere l’esistenza di questo importante centro di cultura;per non disperdere un patrimonio di opere e documenti preziosi;per riaffermare la libertà di stampa e la indipendenza della rivista Frigidaire;facciamo appello alle autorità politiche locali, provinciali, regionali e nazionali, perché interrompano ogni azione ostile e sostengano e incoraggino Frigolandia.In particolare chiediamo che venga subito chiusa la pratica di sfratto “per morosità” aperta dalla giunta del Comune di Giano dell’Umbria che minaccia di provocare la dissoluzione fisica di Frigolandia e la perdita del mitico archivio di Frigidaire. Tra l’altro il motivo dello sfratto, ovvero i canoni annuali 2007 e 2008 scaduti, oltre ad essere sempre stati garantiti da una regolare fidejussione allegata al contratto, sono stati saldati il 16 ottobre 2009 per chiudere ogni equivoco e contenzioso. Primi firmatari: Prof. Alessandra Lavagnino (Preside della Facoltà di Mediazione Linguistica e Culturale dell’Università Statale di Milano); Prof. Luigi Lombardi Vallauri (Ordinario di Filosofia del Diritto all’Università di Firenze); Prof. Oliviero Diliberto (Segretario nazionale PdCI e ordinario di Diritto romano presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università La Sapienza di Roma); Jacopo Venier (Responsabile Esteri del PdCI e direttore di PdCI tv); Francesco Venturi (Ex sindaco del PD di Castel Ritaldi); Piero Fabbri (Ex Difensore Civico dei comuni di Foligno e Campello); Alessandro Pacini (Capogruppo di Rifondazione Comunista al Comune di Foligno); Ivano Bruschi (Capogruppo di Sinistra e Libertà al Comune di Foligno); Sauro Di Sante (Architetto. Spoleto); Giovanni Curti (Architetto. Spoleto); Elisabetta Piccolotti (Assessore alla Cultura del Comune di Foligno); Ernesto De Matteis (Fotografo. Giano dell'Umbria).
Vi preghiamo di firmare questo appello e farlo firmare da più persone possibile. Fateci pervenire le adesioni tramite email all’indirizzo frigilandia@gmail.com, indicando nel messaggio il vostro nome, cognome, indirizzo e attività. L’appello verrà girato al Comune di Giano dell’Umbria per segnalare la gravità dell'iniziativa giudiziaria avviata contro di noi ed ancora in piedi nonostante il pagamento dei canoni scaduti sia già avvenuto. Chi, oltre ad aderire all’appello, volesse scrivere direttamente al comune può inviare un messaggio al sindaco di Giano dell’Umbria Paolo Morbidoni (paolomorbidoni@tin.it)."

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